
Sabato 7 novembre si è svolto al palazzetto dello sport di Cantalupa il Campionato Italiano di Specialità Gold di ginnastica ritmica che vedeva impegnata la lavagnese Emma Garibaldi.
Impresa storica per la ginnasta classe 2007 della A.s.d. Riboli che dopo aver ottenuto uno splendido terzo posto al cerchio nella gara di qualificazione, riesce non solo a difenderlo nella finalissima riservata alle migliori otto ginnaste in gara, ma tira fuori dal cilindro un’esecuzione impeccabile che le regala la medaglia dal colore più prestigioso.
In questo periodo storico assai difficile per il mondo dello sport Emma è riuscita a far dimenticare per tutta la durata dei suoi 90 secondi di esercizio le complessità e le fatiche quotidiane vissute in questi mesi. Un esempio per molti, sportiva impeccabile e amante del suo lavoro, ha sempre mostrato costanza e voglia di dimostrare il proprio valore anche quando la sua carriera sportiva le ha messo di fronte delusioni e fatiche, infortuni e stop forzati. Un pianto liberatorio, il suo, quello delle sue allenatrici Sara Rodà e Laura Lodi e quello di tutte le persone che l’hanno accompagnata in questa lunga cavalcata e che erano pronte e presenti ad accogliere trionfalmente il suo arrivo fuori dalla palestra di San Martino a San Salvatore di Cogorno, sede principale degli allenamenti del settore agonistico. Una storia che quindi finisce col lieto fine, anche se forse questo grande traguardo non può che essere un punto di inizio che in questo momento infonde tanta speranza e voglia di crescere ancora.
“Brava Emma, sognatrice che non si è mai arresa e che oggi insegna a molti che l’impegno e l’amore per ciò che si fa, alla fine, paga sempre. Siamo orgogliosi dell’importante risultato raggiunto, e sicuri che sarà il primo di una lunga serie.” commenta il presidente della Società Riboli Eugenio Perrone – continua – “Colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale di Cogorno e in particolare l’Assessore allo sport Luca Torrente, presente lo scorso pomeriggio al rientro da Cantalupa”